Steven Wilson: "Una cosa hanno in comune tutti gli artisti prog"

Qualche settimana fa Steven Wilson ha pubblicato il suo ultimo album, “The Overview” (leggi qui la recensione). Un disco che è stato salutato da molte parti come un ritorno al prog rock. Il musicista inglese, intervistato da Anil Prasad, per il canale YouTube Innerviews, ha spiegato quale sia per lui l'unica cosa che hanno in comune tutti i musicisti progressive rock.
Quando Prasad ha chiesto a Wilson lumi sulla sua decisione di tornare nell'ultimo album - che ha due soli brani della lunghezza di una ventina di minuti al prog rock - il membro dei Porcupine Tree ha risposto: "Penso che il ritorno al progressive rock sia nell'idea della long form. Per me, tutto si riduce a questo. Cos'è il "progressive rock"? Per me, l'unica cosa che hanno in comune, e sto parlando dell'intero spettro... dai Pink Floyd a Frank Zappa, ai Rush, ai Mogwai, ai Radiohead, l'unica cosa che hanno in comune, in realtà, è la volontà di allontanarsi dalla forma pop standard. È l'idea che puoi portare l'ascoltatore in un viaggio e puoi sorprenderlo, molto spesso questo implica fare qualcosa in un periodo di tempo più lungo. Non sempre, ma molte band ovviamente virano verso pezzi lunghi 10, 15, 20 minuti, questo è ovviamente ciò che è questo disco. Questo, penso, è uno dei tratti distintivi, se non il tratto distintivo preminente, di ciò che considero "progressive rock".
Chiaramente “The Overview” non si riduce solo a ciò, e Wilson lo rimarca: "Ma, oltre a questo, sono presenti tutte le mie solite cose. Nel disco c'è un pezzo di musica elettronica, c'è un pezzo di pura musica ambient. Ci sono riff metal, ci sono momenti con forti sensibilità pop. Ci sono momenti di jazz. Ma penso che la struttura complessiva e il senso generale del viaggio sia probabilmente qualcosa che la gente assocerebbe alla tradizione del rock progressivo.”